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Incavato o sporgente, rotondo o “a mandorla”. E, nell’ultima versione “fashion” decorato con anelli e brillanti o addirittura ritoccato chirurgicamente. L’ombelico, a seconda del tipo cicatrizzazione avvenuta dopo il taglio del cordone al momento della nascita, può “ornare” il nostro ventre più o meno piacevolmente.

”Ombelico”

Ma non si tratterebbe solo di un “elemento” estetico, afferma una ricerca condotta dall’Università di Helsinki. Secondo gli scienziati scandinavi, infatti, la forma assunta nel corso del tempo dall’ombelico può rappresentare nelle donne un utile indicatore di fertilità e fecondità.

“L’ombelico e la zona circostante – spiega Aki Sinkkonen, che ha coordinato la ricerca, sul FASEB Journal – sono indicatori del vigore individuale. La simmetria, la forma, e la posizione dell`ombelico potrebbero quindi essere utilizzati per stimare il potenziale riproduttivo nelle donne, compresi i rischi di trasmissione materna di malattie geneticamente determinate”.
Durante la gravidanza il cordone ombelicale fornisce al bambino le sostanze nutritive e l`ossigeno necessario.

Dopo il parto, poi, il cordone ombelicale viene reciso, annodato e fasciato dando vita a forme diverse. Esiste l’ombelico incavato come un foro e quello sporgente come una collinetta. Ma anche quello rotondo o “perfetto”, ovale, “a mandorla”, “a cappuccio” e “a filo”.

Da traccia residua della vita intrauterina a simbolo estetico ed erotico, ora l’ombelico diventerebbe anche il “pulsante” della fertilità femminile.

Partendo dai risultati di uno studio comparativo precedente dai quali era emerso che gli ombelichi femminili più attraenti fossero quelli ovali o “a filo” poco sporgenti, l`ipotesi avanzata da Sinkkonen e colleghi è infatti che le differenti configurazioni assunte dall’ombelico dopo la cicatrizzazione non siano altro che segnali dello stato di salute dell’intero organismo.

“L’ombelico esiste in tutti i mammiferi – continua Sinkkonen – ma solo negli umani risulta chiaramente visibile. La mia idea è che abbia la funzione di segnalazione dello stato di salute individuale”. “Se questa ipotesi dovesse essere confermata – conclude – si potrebbe procedere, ad esempio, al controllo routinario dell’ombelico delle donne per individuare in tempo il pericolo di gravidanze a rischio”.

[Fonte: salute24.ilsole24ore.com]

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